“Vis Montium“
L’attrazione è costante e potente, a causa della sua simbolicità e del suo essere indiscutibilmente landmark. A vederla da lontano pare un altare sacro, identificabile attraverso una molteplicità di chiavi di lettura. Le situazioni territoriali si ripetono in svariati luoghi del mondo in maniera molteplice.
Qual è quindi il legame che mi mantiene legato a uno spazio? Al territorio che sto indagando?
Con la conoscenza contemporanea non è più sufficiente la topografia, ma sono le specificità di un luogo, di un’area, che insieme al landscape forniscono la possibilità di comprendere trasversalmente un sistema. Un sistema che è unico, ma non topograficamente.
Quali sono le corde che mi legano a questo territorio? Nello specifico parliamo della Pietra di Bismantova, della collina reggiana, molto simile a quella adiacente modenese per esempio, ma nel profondo già molto diversa.
Questa anomalia territoriale è unica o è applicabile anche in altre situazioni? L’immaginario che la Pietra di Bismantova crea potrebbe essere riproducibile in altre circostanze? Esiste una possibilità di dislocamento territoriale?
Queste sono alcune delle domande alle quali la mia ricerca vuole arrivare, riflettendo anche sull’aspetto ereditario della Pietra, reale e non.
In questo caso vorrei che la Pietra di Bismantova riuscisse a dimostrare la capacità di toccare campi diversi ad intensità diverse, di attraversare ulteriori strati e proseguire oltre. Abbiamo la possibilità di stabilire quali siano gli elementi che caratterizzano veramente un territorio ed al tempo stesso abbiamo la possibilità di confonderci.
BIO
Nato a Modena (1990); Jacopo Valentini vive tra Modena e Milano.
Si è avvicinato alla fotografia sin da giovanissimo ed ha sempre fatto di quest’arte un utilizzo personale. Durante l’ultima fase dei suoi studi universitari inizia a mettere in discussione la propria ricerca fotografica. Ha fatto, e continua a fare, della fotografia un intenso mezzo di sviluppo progettuale.Dopo il Diploma di Maturità Classica, nel 2011 si iscrive all’Accademia di Architettura di Mendrisio (CH), durante questi anni di studi ha la possibilità di svolgere un tirocinio presso l’officina d’arte e architettura cilena Pezo Von Ellrichshausen (CL). Nel giugno 2015 viene selezionato per partecipare al progetto Foto Factory Modena in collaborazione con SkyArteHD e Fondazione Modena Arti Visive.Nel febbraio 2016 inizia la frequentazione del corso Master in Photography presso lo IUAV di Venezia sotto la supervisione di Angela Vettese e Stefano Graziani. Nel 2017 ottiene entrambe le lauree presso i due atenei: IUAV di Venezia (Lode) e Accademia di Architettura di Mendrisio. Nello stesso anno vince la 101ma Collettiva Giovani Artisti alla Fondazione Bevilacqua La Masa. Nel 2019 viene selezionato per Giovane Fotografia Italiana #07, all’interno del circuito ufficiale di Fotografia Europea a Reggio Emilia; vince il Premio Nocivelli. Nel 2020 è finalista per il Leica Oskar Barnack Award Newcomer e vincitore del bando Refocus, indetto dal MiBACT in collaborazione con la Triennale di Milano ed il MUfoco. Sempre nello stesso anno è selezionato per il progetto Cantica21 indetto dal MiBACT e dal MAECI. Jacopo Valentini ha esposto in istituzioni e spazi privati sia in Italia che all’estero.